Vibo Valentia Hotel - Guida Turistica

CERCA ALBERGHI
Alberghi Vibo Valentia
Check-in
Check-out
Altra destinazione

Residence Le Cannelle
Residence Le Cannelle


.: VIBO VALENTINA HOTEL
 Vibo Valentia / è un comune di 33.957 abitanti della Calabria, capoluogo dell'omonima provincia. Già (fino al 1927) Monteleone di Calabria.
 Le principali fonti di sostentamento nel comune di Vibo Valentia possono essere individuate nell'industria, nel turismo e nella produzione agricola. Il nucleo industriale è situato nella zona tra Vibo Marina, Porto Salvo e località Aeroporto, nella quale sorgono importanti piccole e medie imprese, ma non mancano aziende manifatturiere internazionali che progettano e realizzano componenti metalmeccanici. Il porto di Vibo Marina è un importante centro commerciale e turistico nel quale tra le varie attività avviene la commercializzazione di pesce, frumenti e petrolio; dal porto partono inoltre collegamenti per le Isole Eolie. Il comune è dotato di un grande scalo ferroviario situato nei pressi del porto, il cui uso industriale attraversa una fase di declino a causa del sempre più massivo utilizzo del trasporto su gomma. Il comune di Vibo Valentia è inoltre sede di uffici doganali (frazione di Vibo Marina). Nell'ambito della provincia, di enorme importanza turistica sono le zone di Tropea e Capo Vaticano, dove il mare cristallino, stupendi tramonti sullo sfondo delle Eolie e l'ottima cucina locale, attirano ogni anno decine di migliaia di turisti. Scriveva Giuseppe Berto di Capo Vaticano: "Appena la vidi seppi che quella terra, dalla quale si scorgevano magiche isole era la mia seconda terra, e qui sono venuto a vivere. Sto su un promontorio alto sul mare e un panorama stupendo".
.: STORIA
 In principio fu un centro appartenente ai Bruzi che la denominarono Veip (da cui deriva "Vibo"), in seguito, fu colonia greca con il nome di Hipponion. Nel 192 a.C. i romani vi insediarono una colonia chiamandola Valentia e, successivamente, in epoca imperiale, Vibo Valentia. I bizantini provvidero a fortificarla ma i saraceni, verso il X secolo, la distrussero; Federico II di Svevia la ricostruì e ne cambiò il nome in Monteleone di Calabria.
 Già al tempo dei Greci prima e dei Romani poi, eletta Municipio, conobbe una sua centralità strategica e politica, tanto che ebbe l'onore di ospitare Giulio Cesare, Ottaviano e Cicerone, che la ricorda nelle sue lettere. La costruzione della Via Popilia interessò la città che divenne un'importante stazione. La ricchezza di legname, fornito dall'entroterra, favorirà il sorgere presso il porto di industrie navali.
 Fu una delle prime sedi episcopali, che Ruggero il Normanno trasferi nella sua Mileto.
 Nell'ottocento i Francesi la elevarono a capoluogo della Calabria Ultra e da allora fino a pochi decenni addietro fiorirono tanti mestieri, il cui ricordo è nel nome di strade (Via Forgiari, Via Chitarrari, Via Argentaria, ecc.) e di istituzioni come il Real Collegio Vibonese (l'ancora esistente Convitto Filangieri e il teatro Comunale, demolito negli anni '60).
 Sotto il Fascismo, per opera di Luigi Razza, giornalista, politico, deputato al Parlamento e Ministro dei Lavori Pubblici, si avviò un grande rilancio nel campo dei lavori pubblici, tra cui spicca la costruzione del palazzo del municipio, in stile fascista. Per iniziativa dello stesso Razza, nel 1927 un regio decreto ispirato dal governo fascista ribattezzò la città da Monteleone di Calabria a, secondo la dizione latina, Vibo Valentia. La spinta edilizia pubblica nella città ebbe un deciso arresto quando il ministro Razza scomparve in un incidente aereo in Egitto nel 1935. La città ha voluto successivamente onorarne la memoria con una statua bronzea, a figura intera, scolpita da F. Longo nel 1938, la quale si erge in Piazza Duomo su un alto piedistallo, sormontato da una stele recante in cima l'effigie marmorea della Vittoria alata. Un'altra effigie gli è stata riservata nel Palazzo del Municipio, a lui intitolato.
 Nel 1993 con la realizzazione di un solenne monumento, la città ha inteso onorare la memoria di un altro suo illustre figlio, Michele Morelli, grande patriota e martire del risorgimento.
 Il 3 Luglio 2006 viene duramente colpita da una alluvione che provoca la morte di 4 cittadini ed ingenti danni economici all'industria, al turismo ed ai beni dei privati. I danni maggiori si registrano nelle località di Longobardi, Vibo Marina e Bivona, investite da un'enorme e inverosimile quantità di acqua mista a fango e detriti. Non si esclude che la cattiva gestione dei canali di deflusso delle acque e l'abusivismo edilizio abbiano avuto un ruolo importante nella conta finale dei danni.